Io ho una casa con una metratura analoga alla tua e ho un cronotermostato digitale (nuovo perché quello che avevo prima, manuale, mi si è rotto da poco :-(). Gli infissi purtroppo non sono granché (dovrei cambiarli l'anno prossimo, soldi permettendo), e i doppi vetri li ho solo al piano terra. Anche io, come te, ho solo un muro in comune con un vicino.
Con il termostato vecchio tenevo sempre fisso su 20°C, ma il termotecnico che mi ha sostituito il termostato ha consigliato di fare un programma che prevede 4 fasi: notturna, 17°C; da un'ora prima che ci alziamo a quando usciamo, 20 °C; dopodiché ritorna a 17°C per tutta la mattina, mentre al pomeriggio va a 20°C fino alle 22:30. Sul risparmio, non saprei darti garanzie perché la prima bolletta da quando ho il nuovo termostato deve ancora arrivarmi, però posso dirti che con questo sistema, rispetto a prima, c'è una temperatura gradevole ma la caldaia si accende molto meno spesso (anche il sabato e la domenica, quando siamo a casa quasi tutto il giorno, ho notato che i cicli di accensione sono molto più brevi e meno frequenti rispetto a prima, e la casa è cmq calda e accogliente). Dunque spero in un risparmio.
Lo sforzo della caldaia cmq è tanto maggiore quanto più fai raffreddare i muri. Per cui, se la spegni del tutto, è assolutamente normale che in 2 ore non riesca a riscaldarti, in modo particolare se hai stanze di 21 mq (anche io ne ho una così).
Un accorgimento: se hai un cronotermostato con un differenziale alto (ad es. 0.6°C) fai attenzione perché se setti la temperatura a 18°C, la caldaia si accende solo se il termostato rileva 17.4°C. Questo problema non ce l'ho io, ma mio padre, che ha un vecchio cronotermostato di marca Perry (io ho un Honeywell).