Dunque, farò un piccolo ragionamento senza tuttavia avere sufficienti nozione a riguardo.
I termosifoni, vengono riempiti di acqua calda e trasmettono il calore all'ambiente circostante.
L'acqua viene scaldata da una caldaia che si occupa di mantenere una temperatura costante verificandola tramite dei termometri e regolandola per mezzo di appositi dispositivi.
Negli scaldabagni elettrici ad esempio, una resistenza termoelettrica si occupa di scaldare l’acqua e non appena quest’ultima raggiunge la temperatura massima(regolabile), un termostato scatta e interrompe la corrente.
Quando l’acqua calda viene utilizzata, la temperatura all’interno dello scaldabagno scende e il termostato scatta per far passare la corrente attraverso la resistenza che riportando la temperatura al massimo livello impostato verrà puntualmente spenta dal termostato…
Io dubito che la tua caldaia sia elettrica (ti ci vorrebbe una centrale!) tuttavia, il concetto è sempre quello:
1)Accensione caldaia, riscaldamento dell’acqua.
2)Raggiungimento della temperatura massima e spegnimento della caldaia.
3)Calore dell’acqua ceduto all’ambiente per mezzo dei caloriferi con conseguente raffreddamento della stessa.
4)Il termometro rileva l’abbassamento di temperatura e per mezzo di un qualche dispositivo, riattiva la caldaia fino al ripristino della temperatura massima impostata.
Un termosifone, trasmette il suo calore all'ambiente e come conseguenza, l'acqua al suo interno, tende a raffreddarsi.
Se i termosifoni sono due, il calore che verrà trasmesso all'ambiente e dunque sottratto all'acqua, sarà maggiore e dunque la caldaia dovrà utilizzare più energia per scaldare l'acqua!
Io direi dunque che il consumo in termini energetici non è lo stesso!
Se hai dei termosifoni situati in stanze di cui non usufruisci, sarebbe meglio spegnerli!
CIAO! Se ho detto cavolate, insultate e seviziate il mio avatar!